domenica 22 aprile 2012

Bang: the JOINT

La realizzazione e quindi lo studio del plastico della IBA Block2 di Zaha Hadid mi hanno fatto riflettere su quanto sia semplice scomporre dei volumi e su quanto sia invece complicato trovare un incastro nuovo e diverso di questi stessi volumi.
L’INCASTRO!! 
Ecco cosa la parola chiave che cercavo:  l'incastro... the JOINT!!!!!
Quali possono essere degli esempi di elementi differenti che si vanno ad incastrare tra loro creando un sistema in perfetta armonia e sintonia??
l’incastro è un abbraccio con la persona a cui vuoi bene;
l’incastro è una stretta di mano;
l’incastro è l’unione di due elementi;
l’incastro è l’incontro di due sentimenti o di due pensieri;
l’incastro è un puzzle;
l'incastro è sistema! 
Questo tema del "JOINT" ricorre spesso nella mia vita, è molto presente, mi riporta a progetti precedentemente studiati e realizzati seppur tutti con programmi, funzioni e forme diverse tra loro. Forse scoprendo l’idea chiave di questo progetto, ho trovato anche la driving force della mia vita.






























LA SCACCHIERA














PRIMA IDEA DI PROGETTO

Ricomponendo i volumi dell’edificio è emersa questa prima forma: i volumi sono stati rovesciati, quella che originariamente era la copertura, ora diventa una facciata vetrata e quelle che erano facciate diventano invece delle coperture verdi inclinate e calpestabili. Questa nuova forma è piuttosto lineare per cui gli ambienti interni si configurano come una sequenza “lineare”. Da questa forma inoltre è possibile osservare come sia invece irregolare l’alzato degli ambienti caratterizzati da punti molto alti e punti piuttosto bassi. Inoltre l’inclinazione della copertura permette anche di installare nelle altezze più elevate(dove è piuttosto rischioso il passaggio della gente) pannelli solari termici e fotovoltaici favorendo cosi il risparmio energetico; anche la presenza di vetrate in facciata, possibilmente arretrate, permette di sfruttare al meglio la radiazione solare, soprattutto nel periodo invernale. 








SECONDA IDEA DI PROGETTO

Sfruttando tutti e quattro i corpi dell’edificio originario, sono giunta ad una seconda ipotesi che per alcuni versi si ricollega alla prima: mi riferisco al corpo sulla destra, ruotato anche questa volta per cui valgono le stesse considerazioni di prima per quanto concerne la copertura, le vetrate in facciata e i sistemi di produzione di energia.
Gli altri tre corpi invece seguono l’andamento originario (cioè posti verticalmente) ma hanno una disposizione completamente differente. In questo caso gli spazi interni si configurano in modo più forte ed evidente (rispetto alla precedente idea) poiché i tre volumi che sporgono lateralmente sono connessi tra loro attraverso il corpo centrale che funge da living e da infrastructuring, magari anche attraverso dei collegamenti tra interno ed esterno. Cosi collegati questi ambienti possono rappresentare anche un luogo di incontro, di conversazione e d scambio di idee o altro. 












Nessun commento:

Posta un commento