COMMON GROUND
Storia dell'architettura e degli spazi pubblici in città
L’architettura non
avviene per caso, è una coincidenza di forze, una cospirazione di requisiti,
regole, aspettative e, si spera, di visioni. Richiede collaborazione ed il suo
successo dipende dalla qualità di questa collaborazione. Questa partecipazione non
coinvolge solo i professionisti ma si attua anche con la società, tra chi
commissiona, regolamenta e soprattutto abita i nostri edifici e le città.
È allettante immaginare
che la buona architettura sia la conseguenza della libertà, sia intellettuale
che pratica, ma la comprensione dei limiti, il coordinamento dei vincoli e la
mediazione delle resistenze sono fondamentali per una sana cultura dell’architettura.
È solo attraverso il dialogo e la volontà di capire le diverse questioni e le
responsabilità che entrano in gioco nel processo del fare architettura, che
queste forze possono essere incanalate verso un risultato significativo.
Se si accetta questo, allora
dobbiamo anche accettare il fatto che la buona architettura non dipenda solo
dal genio e neppure che si possa ottenere solo attraverso il conflitto e a
dispetto delle circostanze. Il talento e la creatività individuali dipendono e
contribuiscono a una cultura ricca e complessiva, fatta di affinità condivise,
riferimenti e situazioni difficili che danno validità e significato non solo
all’architettura, ma, al posto che essa occupa nella società.
Ho invitato i miei
colleghi ad esaminare ciò che ci accomuna piuttosto quel che ci distingue gli
uni dagli altri, e cosi facendo a dimostrare che la qualità dell’architettura
dipende da valori, sforzi e visioni comuni. Non dobbiamo dimenticare che nel
progettare il nostro futuro costruiamo sempre su ciò che è venuto prima.
“Common Ground” ci offre
il pretesto per considerare gli sforza degli architetti non come dei gesti
isolati e alla moda, ma come parte di una ricerca intellettuale, sociale e
fisica ricca e continua che trova senso non solo in termini di problematiche
condivise ma anche nel desiderio di dare un contributo significativo al nostro
mondo fisico.
David Chipperfield
Direttore
Artistico della 13° Mostra Internazionale di Architettura
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